Il contributo volontario delle famiglie

Lo Stato offre ad ogni cittadino un'istruzione di base gratuita, di livello ritenuto congruo agli standard internazionali, per ogni ordine di scuola, sino alla Secondaria inferiore.

Tuttavia, consente anche di ampliare l'offerta formativa standard, autorizzando la realizzazione di specifici progetti didattici finanziati da terzi, applicando il principio della autonomia scolastica.

La Regione, i Comuni, enti benefici e/o culturali e lo stesso Istituto possono contribuire o provvedere al finanziamento di tali progetti, così come, tale opportunità è garantita alle famiglie.

Le modalità di raccolta ed impiego dei finanziamenti sono stabilite dalla legge e dalle note interpretative dei Ministeri competenti. Riguardo al contributo proveniente dai genitori, esse sono espresse dalla nota Miur 312 del 20/3/12 sul contributo volontario delle famiglie.        

In essa, è sottolineato molto chiaramente quanto importanti siano le rendicontazioni preventiva e consuntiva, per il corretto impiego delle risorse: per questo il Consiglio d'Istituto ne ha adottato le indicazioni.

 

Letta bene la Miur 312, possiamo dire che il seguente schema di comportamento è un esempio di come si possa rispettarne i dettami, per una classe 1°:

 

Maggio/Giugno

  • Il Collegio docenti definisce le tipologie dei progetti ammissibili e graditi, nell'ambito del POF

Settembre

  • Definito l'organico degli insegnanti, i docenti decidono, a livello d'Istituto, o in ogni classe/sezione, quali dei progetti realizzabili ritengano più adatti per la specifica classe, considerate le proprie professionalità e attitudini, la composizione della classe e l'ambiente sociale in cui la classe si trova. Quando i progetti stessi non trovino altri finanziatori (Comune, Istituto, enti, ecc.), vengono illustrati ai genitori, con rendicontazione preventiva di spesa e di vantaggio didattico, offrendo agli alunni l'opportunità di realizzarli, grazie al finanziamento delle famiglie.
  • Le famiglie valutano il rendiconto e decidono, insieme ai loro Rappresentanti, se e quali proposte finanziare
  • Le famiglie versano la somma preventivata per la realizzazione dei progetti eventualmente graditi, in tempo per poterli attivare

Ottobre                                                                                                    torna su

  • La Direzione dispone quanto necessario alla attivazione dei progetti finanziati
  • Parte la realizzazione dei progetti

Maggio / Giugno

  • Al termine dei progetti, i docenti rendicontano alle famiglie, con la collaborazione dei Rappresentanti dei genitori, sulle spese effettivamente sostenute ed i risultati formativi raggiunti.
  • Si pianificano e si rendicontano preventivamente eventuali necessità economiche per garantire, già all'inizio del successivo a.s., la minima dotazione di materiale e risorse umane, indispensabile ad ampliare l'offerta formativa
  • Le famiglie valutano la proposta e decidono se finanziarla
  • il Collegio docenti elabora il POF per il successivo a.s.

Settembre

  • Le classi, forti della dotazione minima garantita dall'eventuale finanziamento di Maggio, svolgono attività integrativa sino alla attivazione dei nuovi progetti
  • I docenti assegnati alle classi/sezioni scelgono i nuovi progetti più adatti, riprendendo il ciclo.

La nota Miur 312 ribadisce, inoltre, che il contributo delle famiglie è fiscalmente detraibile, (L.40/2007, art. 13.3), a patto che:

  • chi versa non sia membro del Consiglio d'Istituto
  • il versamento venga fatto con bollettino postale o bonifico bancario

  • si indichi, come causale "erogazione liberale finalizzata all'ampliamento dell'offerta formativa"
  • si alleghi attestazione, rilasciata dalla Direzione, della destinazione della somma alle finalità indicate in causale

 

I genitori possono controllare l'uso che l'Istituto fa delle somme versate, analizzando i documenti di bilancio (Programma finanziario annuale, Resoconto di gestione, Conto consuntivo)

 

E' di tutta evidenza che la possibilità di finanziare un'offerta formativa integrativa è una opportunità:

  • per i genitori: perchè possono partecipare direttamente con la loro scelta e con il loro contributo ad indirizzare e a realizzare l'ampliamento dell'offerta formativa
  • per i docenti: che possono mettere in gioco le loro peculiari attitudini, sensibilità, specializzazioni, scegliendo i progetti più adatti alla compagine classe / docenti / società
  • per l'Istituto: che può veder crescere la propria efficacia formativa e caratterizzato il proprio POF
  • per gli enti: che possono investire in cultura, sostenendo alcuni progetti

 

E la cassa comune?                                                                              torna su

Rimane legittimamente a finanziare solo quelle compere che non hanno a che vedere con l'offerta formativa e non possono passare dalla contabilità d'Istituto (dolcetti e addobbi per le Feste, fotografie di particolari eventi, gite autonomamente organizzate dai genitori nel fine settimana, eccetera)

 

 

Puoi porre domande, o esprimere commenti, critiche ed osservazioni, anche riempiendo il modulo sotto: ci darai modo di migliorare!

 

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