Le inchieste

La nuova legge sulla scuola

 

La buona scuola è legge: l’Italia torna a investire sull’istruzione dopo sette anni di tagli. La scuola è il vero crocevia per il rilancio del nostro paese. E’ necessario però che si scelga una direzione e la si mantenga, perché la macchina dell’attuazione si annuncia lunga e complessa. Molte le retromarce dalla presentazione delle linee guida, a ogni livello: graduatorie a esaurimento e supplenze molto probabilmente sopravvivranno; le risorse destinate al merito saranno più o meno la metà di quelle destinate all’anzianità; depotenziata l’autonomia dei DS. La speranza è che l’esecutivo segua l’interesse dei ragazzi che meritano una scuola più aperta, più inclusiva, più al passo con i tempi, più attenta al mondo che cambia e più adeguata a trasmettere agli studenti le conoscenze e le competenze di cui hanno bisogno. Perché è con il loro futuro che si sta giocando.

Intanto, sindacati e parti politiche annunciano battaglia. Leggi articolo, mentre altri auspicano una rapida emanazione dei 29 atti amministrativi necessari all'effettiva introduzione della riforma Leggi articolo. Per valutare le novità introdotte, leggi articoli: uno, due, tre, quattro, cinque Leggi valutazione, dalla parte dei ragazzi

Leggi testo del maxiemendamento approvato dal Parlamento


Ecco le principali novità, in dettaglio:


Il Piano dell’Offerta Formativa POF

  • Il Pof, 2015/16 seguirà le vecchie regole e con il 2016/17 diventerà attivo il nuovo piano, che avrà una durata di tre anni, non più di un anno, e verrà stabilito nel mese di ottobre dell'anno precedente per essere poi aggiornato, annualmente, sempre in autunno.
  • Elaborato dal Collegio Docenti, sulla base di indirizzi definiti dal DS (che deve tener conto dei pareri espressi dai genitori (vedi nota Miur 4321 6/7/15) e poi approvato dal Consiglio di Istituto.
  • In esso dovrà essere programmato anche il numero dei docenti (ordinari, di potenziamento e di sostegno) e il materiale necessario per le attività scolastiche, oltre al personale tecnico, ausiliario e amministrativo, con indicazioni relative al monte orario, all'orario settimanale scelto dall'Istituto anche in base alle disponibilità per il tempo scuola.
  • Il POF dovrà contenere anche le attività formative destinate al personale docente ed Ata e precise indicazioni sul materiale didattico per il triennio successivo, sul potenziamento dell'offerta formativa e gli insegnamenti opzionali da attivare nella scuola, che andranno ad arricchire il curriculum dello studente negli istituti superiori.
  • Dovranno essere indicate anche le eventuali attività di recupero per le singole scuole, previste dal piano di miglioramento, in base ai risultati della autovalutazione, contenuti nel Rapporto di Autovalutazione (vedi inchiesta)

L’autonomia scolastica

  • Il potenziamento dell'offerta formativa costituirà l'anima delle singole scuole, caratterizzandone l'indirizzo scelto dal preside e confermato dagli organi collegiali in nome dell'autonomia. Le attività da approfondire possono riguardare infatti vari aspetti delle didattica e dell'insegnamento con attenzione alle necessità dei ragazzi e del territorio in cui insiste la scuola (le scuole superiori potranno attivare materie opzionali)
  • Si va delle materie linguistiche al sostegno per gli studenti stranieri, dalla matematica e il laboratorio alla musica e allo sport. E ancora, nozioni di cittadinanza attiva e contrasto alla dispersione scolastica, educazione computazionale, orientamento e l'alternanza scuola-lavoro, oltre all'introduzione di possibili percorsi individuali nella carriera scolastica degli studenti.


Potenziamento laboratori e digitalizzazione della didattica

  • 90 milioni all’adeguamento dei laboratori e alla digitalizzazione della didattica, seguiranno 30 milioni all’anno a partire dal 2016.
  • Azioni per potenziare la didattica hi-tech e la formazione multimediale di docenti e Ata, creazione di laboratori territoriali aperti anche di pomeriggio, (anti dispersione e per la formazione dei giovani non occupati), interventi per l’adozione di e-book e per la diffusione dei testi didattici digitali prodotti autonomamente dagli istituti, anche in collaborazione con università, imprese e associazioni.
  • Le scuole individueranno i docenti cui affidare il coordinamento delle attività digitali e potrà essere affiancato un insegnante «tecnico-pratico».


Alternanza scuola - lavoro

  • 100 milioni per il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, che diventerà obbligatoria: le ore di formazione saliranno ad almeno 400 negli istituti tecnici e professionali (almeno 200 nei licei) e coinvolgeranno i ragazzi a partire dal terzo anno (si potrà andare anche all'estero).


Portale della scuola

  • Un milione di euro per il Portale unico sulla scuola, uno strumento a libero accesso, che conterrà tutti i dati non riservati del mondo dell’istruzione e della formazione: bilanci degli istituti scolastici, risultati INVALSI, anagrafe dell’edilizia scolastica e degli studenti, incarichi di docenza, piani dell’offerta formativa e curriculum degli studenti, resi disponibili on line, oltre alla normativa, gli atti d'Istituto e le circolari Miur.
  • Il nuovo Portale necessiterà, dal 2016, di 100mila euro l’anno per la  gestione ed il mantenimento, curati dal Miur.


Curriculum dello studente

  • Il curriculum dello studente sarà in formato standard digitale e raccoglierà tutti i dati utili per l'orientamento e l'accesso al mondo del lavoro: percorso degli studi, competenze acquisite, eventuali insegnamenti opzionali, esperienze formative scuola-lavoro e attività extrascolastiche, culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato.
  • Sarà trasmesso al Ministero della pubblica istruzione, nel rispetto della privacy.


Finanziamento da parte di privati e scuole paritarie

  • Per le famiglie, detrazione sulle rette per l’iscrizione alle scuole paritarie (con un tetto di 400 euro),
  • School bonus per chi investe in istruzione, (credito d'imposta al 65%, che poi scende al 50%) dalla dichiarazione dei redditi 2016

 

Docenti: assunzioni, scelta da parte dei DS, formazione e retribuzione del merito

  • 1 miliardo  di euro (3, a regime) destinato a oltre 102mila assunzioni, (mediamente 7 docenti in più in ogni istituto per arricchire progettazione e offerta formativa):  36mila docenti precari entro il 1/9/15; 11mila nei giorni successivi; 55mila nel nuovo organico dell'autonomia, entro settembre 2016.
  • Nel 2016, l'inizio di un processo di valutazione degli insegnanti, con il fondo da 200 milioni annui che verranno assegnati dai presidi ai docenti meritevoli, sulla base di criteri individuati dal Comitato di Valutazione, composto da DS, 4 insegnanti (3 nominati da Collegio docenti, 1 dal Consiglio d’Istituto), 2 genitori, o 1 genitore 1 studente alle superiori e da un membro esterno).
  • Rimangono gli scatti di anzianità.
  • Stanziamento strutturale di 40 milioni di euro l'anno per  la formazione dei docenti, che diventa obbligatoria e coerente con il piano triennale dell'offerta formativa.
  • I DS potranno scegliere i docenti nel nuovo organico dell'autonomia, da settembre 2016.
  • Card prepagata da 500 euro con cui i docenti potranno acquistare libri, o biglietti di cinema e teatri, utili alla loro formazione e al loro aggiornamento.


Edilizia scolastica

  • 300 milioni di euro per l’edilizia scolastica e i progetti per la costruzione di istituti innovativi (vedi  inchiesta)

 La consultazione sul ddl Buona scuola

  • Il 15 Settembre il Governo ha aperto due mesi di dibattito sulle proposte presentate nel rapporto , riassumibili in 12 punti e presentati in un video
  • Come tradizione di questo sito, anche il Governo ha invitato tutti ad esprimere opinioni, perplessità e suggerimenti, prendendo parte all'organizzazione, riempiendo un questionario, o partecipando ad un dibattito
  • Per sintetizzare l'analisi delle 136 pagine del rapporto, potrà essere utile la schematizzazione che segue
Sintesi schematica del rapporto La buona scuola
Buona scuola schematico.pdf
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Age Toscana ha suggerito le seguenti indicazioni pratiche, a tutela del diritto di partecipazione dei genitori ed ha denunciato tentativi di imbavagliarli

Age Toscana - Indicazioni pratiche per il questionario la buona scuola
INDICAZIONI PRATICHE QUESTIONARIO LA BUO
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Age accusa il Governo di manipolazioni per imbavagliare i genitori
Manipolazioni della consultazione.pdf
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Le conclusioni della consultazione sono state pubblicate dal Ministro Giannini il 15 Dicembre 2014 e sono scaricabili qui. Il Presidente del Consiglio ha commentato in un video.

In questa sezione sono state raccolte le posizioni delle associazioni

Alcuni contributi raccolti durante la consultazione:

DS timoniere? No, grazie
La buona scuola DS timoniere no grazie.p
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Quando i genitori sono preparati
La buona scuola sui Genitori preparati.p
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Liberiamo la scuola dai DS che legiferano
La buona scuola Liberiamo la scuola dai
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Internet, social networks e telefonini: pericolo o opportunità formativa?

I compiti a casa

Come i genitori dovrebbero porsi per affiancare gli alunni della Primaria nel fare i compiti
Fare i compiti.pdf
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Ai ragazzi della Secondaria è dedicato un bel video che spiega perché ciascuno di noi vale molto e come si può studiare più efficacemente, anche con l'uso degli schemi mentali

  • Un software gratuito per realizzare al computer gli schemi (eye-mind maps)

L'edilizia scolastica in Italia

Dei 41.483 plessi, il 60% risale a prima del 1974, il 37% necessita manutenzione straordinaria, il 38% si trova in aree a rischio

  • Il Governo ha stanziato 3,7 mld di euro ed inviato ai Comuni una lettera
  •  il 30/9/14 così il Ministro Giannini in Parlamento sullo stato dei lavori

I videogiochi educativi (serious games): nuova frontiera della didattica?

 I Dirigenti Scolastici in Italia

L'obbligo di autovalutazione degli Istituti scolastici

 

Il 18/9/14, il Ministro Giannini ha firmato la direttiva che introduce l'obbligo di autovalutazione per tutte le scuole. I docenti dovranno essere formati a gestire statistiche, indicatori e fare confronti adeguati  e saranno valutati i DS.

A Novembre il Miur ha pubblicato la guida alla stesura del Rapporto di autovalutazione

da cui emergono temi e metodologie da anni suggeriti e richiesti dai genitori del nostro Istituto, che non hanno trovato, finora, soddisfazione.

Per rendersene conto, riportiamo di seguito i punti della guida al Rapporto di autovalutazione (quelli sottolineati sono soggetti a indicazione del Criterio di qualità), con i rimandi ai numerosissimi interventi dei genitori, in proposito.

Troverete con questo carattere i lavori del Consiglio d'Istituto, con questi altri, rispettivamente,  i riferimenti a notizie, inchieste, editoriali  e dati statistici riportati in questo sito, dalla sua prima edizione, ad oggi.

L'auspicio è che il lavoro della Direzione risulti all'altezza delle aspettative, dell'impegno profuso e della posta in gioco.

Intanto l'apparato fa resistenza e si prepara all'autodifesa. Leggi articolo

Al 7/3/15, il 95% degli Istituti italiani ha compilato il questionario preliminare. Articolo

L'autovalutazione rimandata a Settembre. Leggi articolo, Leggi nota Miur 5983 25/6/15

Indicazioni per la compilazione del Rapporto di Autovalutazione punto 9 e all.2 CdI 9/12/13, not. 19/9, 3/9

Format del Rapporto di Autovalutazione

Dati della scuola

1 Contesto

1.1   Popolazione scolastica :

1.2   Territorio e capitale sociale

1.3   Risorse economiche e materiali

1.4   Risorse professionali

  • Monitoraggio  e programmazione passaggio ai livelli superiori di istruzione

  • Azioni di orientamento per studenti e famiglie per la scelta del percorso di scuola superiore not. 22/12

       B) Processi - Pratiche gestionali e organizzative

       3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

  • Definizione e pubblicazione dei nomi di coloro che se ne occupano

  • Presentazione e discussione del rapporto al Consiglio d’Istituto

  • Pubblicazione del rapporto sul sito d’Istituto

    5   lndividuazione delle priorità

        5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti

  • In ciascuno dei punti 2 di cui sopra

       5.2 Obiettivi di processo

  • In ciascuno dei punti 3 di cui sopra